Politiche

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Uno degli aspetti più discussi in questi giorni sul voto di domenica 25 settembre riguarda il consenso dei partiti italiani sul territorio. La meridionalizzazione del Movimento Cinque Stelle (M5S), l’arretramento verso Nord della Lega dopo l’espansione di questi anni a Sud del Po e perfino del Tevere e la debolezza del Partito Democratico (PD) al di fuori delle ZTL sono solo alcuni degli argomenti al centro del dibattito post-voto. Argomenti su cui vale la pena di fare chiarezza guardando empiricamente al rapporto fra voto e territorio sotto diversi aspetti: la nazionalizzazione della competizione, la dimensione demografica dei comuni e le zone geopolitiche. Fortissima territorializzazione...

Quanto hanno pesato i candidati dei collegi uninominali alle recenti elezioni politiche del 25 settembre? Hanno avuto un peso nel determinare la vittoria o la sconfitta nella relativa competizione elettorale di collegio o l’esito di quest’ultima è stato soltanto il frutto di un “traino” guidato dal voto di lista? Con il presente articolo proveremo a rispondere a tali interrogativi. Per farlo ci avvarremo del “tasso di personalizzazione” ovvero lo strumento con cui è possibile calcolare, stante gli spazi del sistema elettorale, il “peso” di ciascun candidato e che indica, precisamente, la percentuale dei voti espressi in favore del solo candidato sul totale dei voti validi ottenuti da quest’ultimo considerando...

Tra i tanti risultati sconvolgenti di questa elezione c'è senza dubbio anche quello della sinistra italiana che mai prima d'ora aveva ottenuto una quota di voti così limitata. Nella Figura 1 sono riportati le percentuali di voto, nelle elezioni dal 1948 a oggi (Camera dei Deputati), della sinistra, intesa sia in termini tradizionali (partiti socialisti, comunisti e loro epigoni), sia in termini di blocco politico (comprendente tutti gli alleati che nella Seconda Repubblica hanno formato le coalizioni elettorali del centrosinistra). Emerge chiaramente che quello del 2018 è di gran lunga il peggior risultato del blocco di centrosinistra che ottiene...

di Roberto D’Alimonte e Nicola Maggini pubblicato su Il Sole 24 Ore del 28 febbraio 2013     Uno dei dati più rilevanti che emerge dalle elezioni politiche del 2013 è stato senza dubbio l’arretramento elettorale delle due coalizioni di centrosinistra e di centrodestra rispetto alle precedenti elezioni del 2008. Le due principali coalizioni, infatti, hanno perso complessivamente quasi 11 milioni di voti. In particolare il centrodestra ha perso poco più di 7 milioni di voti, ossia il 42% dei suoi consensi del 2008, mentre il centrosinistra ha perso più di tre milioni e mezzo di voti, vale a dire il 27%...

Il voto del 4 marzo rappresenta uno spartiacque, con la massima affermazione di partiti anti-establishment nel panorama dell’Europa occidentale dal dopoguerra. Questo risultato è unico per almeno tre motivi . l’affermazione del M5S è unica nel panorama dell’Europa occidentale: tra i partiti col miglior debutto elettorale (25,6% nel 2013), mai nessuno era riuscito a fare meglio (e notevolmente: quasi 7 punti in più) nella sua seconda prova. Sono chiaramente visibili i risultati delle strategie dei partiti: quella di Salvini, di trasformazione della vecchia Lega Nord in una nuova Lega nazionale di destra radicale, ha avuto pieno successo, quadruplicando i voti e arrivando...