Politiche 2013

Politiche 2013

Politiche 2013

Quando mancano ormai solo pochi giorni al voto, presentiamo di seguito le tabelle con l'offerta elettorale per ciascuna circoscrizione di Camera e Senato. Si tratta di un quadro complesso, con un'offerta piuttosto differenziata sia tra le due Camere che dal punto di vista geografico. Ad una quindicina di liste "nazionali", che si presentano in tutte o quasi le circoscrizioni, sia aggiungono molte liste dalla copertura territoriale assai limitata, per un totale di 50 liste alla Camera e 58 al Senato. Tabella 1. L'offerta alla Camera dei deputati (clicca sulla tabella per ingrandirla)         Tabella 2. L'offerta al Senato            

di Nicola Maggini   Le elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio hanno mostrato, come evidenziato in un precedente articolo, l’arretramento elettorale delle due coalizioni di centrosinistra e di centrodestra rispetto alle precedenti elezioni del 2008. Oltre al rendimento di coalizioni e partiti, a questo punto è opportuno guardare anche al rendimento dei due “blocchi” di centrosinistra e centrodestra. I blocchi sono “specifici segmenti dello spazio politico – definito in termini sinistra-destra – dai quali le coalizioni attingono tanto le proprie componenti partitiche, quanto il loro potenziale consenso elettorale” . I blocchi del 2013 sono stati costruiti a partire dall’origine...

di Nicola Maggini   Uno dei dati più rilevanti che emerge dalle elezioni politiche del 2013 è stato l’arretramento elettorale dei due partiti principali di centrodestra e di centrosinistra, ossia il Pdl e il Pd, rispetto alle precedenti elezioni del 2008. In questa sede cerchiamo di analizzare l’andamento dei principali partiti italiani con una comparazione diacronica che comprenda anche le elezioni del 2006. Come si può vedere dalla Tab.1, alla Camera il partito più votato è stato il Movimento 5 Stelle che, presentatosi per la prima volta alle elezioni politiche, ha ottenuto poco più di 8 milioni e mezzo di voti...

di Alessandro Chiaramonte Pubblicato sul Corriere fiorentino del 1/3/2013 Dallo scorso lunedì sera l’attenzione dei più si è spostata dall’esito delle elezioni ai possibili scenari per la formazione del futuro governo. Resta però ancora molto da capire cosa sia veramente successo nelle urne. Certo un terremoto: lo straordinario successo di Grillo, l’arretramento del centro-sinistra e del centro-destra, il mediocre risultato di Monti. Molti hanno cambiato la loro scelta di voto rispetto al passato, e di quelli che lo hanno fatto ne ha beneficiato principalmente un partito – il Movimento 5 Stelle – che alle scorse elezioni politiche non c’era nemmeno. Ma...

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Abbiamo già osservato come i risultati elettorali fra Camera e Senato presentino alcune rilevanti differenze. In particolare ricordiamo che le coalizioni guidate da Berlusconi e Bersani sono andate meglio nella corsa per Palazzo Madama: circa un punto e mezzo meglio la prima, oltre due la seconda. A farne le spese i due nuovi poli: il M5s ha preso il 25,6% alla Camera e il 23,8 al Senato; anche Monti scende dal 10,6 al 9,2%. Naturalmente sappiamo che la diversità dei sistemi elettorali per le due assemblee può avere determinato effetti opposti. Al Senato, specie nelle regioni decisive...