Elezioni Emilia-Romagna: l’effetto Sardine sulla vittoria di Bonaccini

Davide Vittori

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Davide Vittori è post-doc fellow presso la LUISS-Guido Carli. Ha pubblicato di recente per LUISS University Press "Il Valore di Uno. Il Movimento 5 Stelle e l’esperimento della democrazia diretta". È stato visting PhD presso lo European University Institute e visiting student presso la University of Nijmegen e la Johns Hopkins University. I suoi interessi di ricerca spaziano dall'analisi delle organizzazioni partitiche al comportamento elettorale e i sistemi partitici europei. Ha pubblicato contributi per la Rivista Italiana di Scienza Politica, Comparative European Politics, Swiss Political Science Review e altre riviste. È co-curatore di una special issue su Digital Activism e Digital Democracy per l'International Journal of Communication. Ha collaborato alla stesura di alcuni degli ultimi rapporti CISE.

Dal momento della sua prima manifestazione di piazza a Bologna, a novembre 2019, il movimento delle Sardine è riuscito immediatamente ad imporsi all’attenzione politica e mediatica del paese e a costruirsi un ruolo rilevante nel contesto della campagna elettorale per le elezioni in Emilia-Romagna. Per molti, a sinistra, il movimento ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno: nella cavalcata di Salvini (che sembrava essere trionfale) verso la conquista della più rossa tra le regioni d’Italia, le Sardine hanno risvegliato l’anima movimentista e valoriale di un elettorato che sembrava intorpidito. In questo spinto anche dai sondaggi dell’epoca...

Articolo pubblicato in versione ridotta su Rivista Pandora Si è chiusa la stagione di Luigi Di Maio alla guida del MoVimento 5 Stelle. Nonostante sembra passata un’era geologica, la sua elezione a candidato premier nonché a Capo Politico del MoVimento 5 Stelle, risale “solamente” al settembre del 2017. Il tempo per una vittoria trionfale, quella delle politiche del Marzo 2018 e di alcune sconfitte brucianti, le europee dello scorso maggio e le elezioni regionali dal 2018 ad oggi. Le dimissioni arrivano alla vigilia di un’altra tornata che, oltre a essere decisiva in un senso o nell’altro per il governo Conte,...

In Emilia-Romagna la sfida per la guida della regione è aperta, apertissima, stando agli ultimi sondaggi disponibili (D'Alimonte 2019). Stefano Bonaccini, il candidato di centrosinistra, viene infatti accreditato di un vantaggio di un paio di punti sulla candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni. E solo per questo motivo questa tornata elettorale regionale assume un’importanza cruciale. L’Emilia-Romagna, simbolo del governo incontrastato del centro-sinistra (ci torneremo in seguito) e fulcro della cosiddetta “cintura rossa” comprendente anche Toscana, Umbria e Marche, è divenuta contendibile per la prima volta (negli anni Settanta il PCI da solo era stabilmente sopra la quota del 40%). Il carattere...

Nella recente tornata elettorale i dati sottolineati da quasi tutti i commentatori sono stati, giustamente, due: il successo della Lega salviniana e il sorpasso del Partito Democratico (PD) ai danni del Movimento 5 Stelle (M5S) a livello europeo e la tenuta del Partito Democratico alle amministrative. Tuttavia, oltre a questi dati “macro” – già analizzati con alcune interpretazioni originali dal CISE (De Sio 2019, Emanuele e Maggini 2019) – un altro aspetto merita di essere considerato nel dettaglio, proprio per l’importanza delle conclusioni che se ne trarranno, quello dell’affluenza a livello locale e il suo impatto sull’affluenza europea. Come già...

Il ribaltone è servito in Piemonte. Nuovamente. Se negli Stati Uniti il caso emblematico di swing-state, ossia quegli Stati che cambiano spesso maggioranza di elezione in elezione, in Italia, per fare un paragone (un po’azzardato), il nostro Ohio è proprio il Piemonte, avendo continuamente cambiato colore politico nell’ultimo ventennio. Sergio Chiamparino (Partito Democratico, PD), dopo Mercedes Bresso (PD) ed Enzo Ghigo (Forza Italia) è il terzo incumbent sconfitto nell’ultimo ventennio; solo Enzo Ghigo dalla Seconda Repubblica ad oggi è riuscito a confermarsi alla guida della regione per due mandati (1995-2000 e 2000-2005). A queste elezioni Chiamparino non si presentava...