Analisi

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Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell'11 marzo Ci vorrà un miracolo per dare un governo al paese. Per capirlo basta fare un banale esercizio. Immaginiamo che questa sia la sequenza del processo di formazione del prossimo governo. Mattarella potrebbe dare l’incarico a una personalità del centro-destra, visto che questo è lo schieramento con la base parlamentare più consistente. Come si evince dalla Tabella 1, con i suoi 265 seggi alla Camera e i suoi 137 seggi al Senato gliene servono rispettivamente 51 e 21 per arrivare a 316 e 158, le soglie di maggioranza nelle due camere. Dove li...

Il 6 novembre i cittadini degli Stati Uniti sono chiamati a votare per scegliere i propri rappresentanti a diversi livelli: al livello federale, in particolare, si rinnoveranno tutti i 435 seggi della Camera e 35 seggi del Senato. Si tratta delle midterm elections, le elezioni che si tengono a metà strada tra due elezioni presidenziali, per l’appunto a metà del mandato presidenziale. Come ricorda Paparo (2014) nell’articolo scritto in occasione delle midterm elections di quattro anni or sono, il Congresso degli Stati Uniti è formato da due Camere: la Camera dei Rappresentanti, che rappresenta il popolo americano ed è formata dai 435 deputati...

di Roberto D’Alimonte Prima o poi il Senato voterà sulla decadenza di Berlusconi da senatore. A essere precisi il Cavaliere potrebbe evitare il voto dimettendosi. Ma oggi non sembra proprio essere questa la sua intenzione. Sulla carta non dovrebbero esserci dubbi sull’esito del voto, visto che a favore della decadenza esiste una netta maggioranza. A quel punto Berlusconi darà seguito alla sua minaccia di far cadere il governo? (www.tgigreek.com) Non è certo, ma è altamente probabile, anche se è una mossa che potrebbe non giovargli affatto. Se questo accadrà si aprirà una crisi di governo dagli esiti imprevedibili. Il capo dello...

A distanza di cinque anni dalle elezioni regionali del 2014, l’Abruzzo torna al voto con qualche mese di anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato governativo. Il governatore uscente, Luciano D’Alfonso, è stato infatti eletto al Senato nelle elezioni politiche del 4 marzo e, data l’incompatibilità delle due cariche (di senatore e di governatore), ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente regionale ad agosto 2018. Nello stesso mese è quindi avvenuto lo scioglimento del Consiglio Regionale, che ha aperto una fase di transizione sotto la guida di Giovanni Lolli che ha assunto la carica di Presidente vicario. A seguito dello...

Prerogativa massima del far politica in Sicilia, lo studio del voto di preferenza agevola la lettura delle dinamiche elettorali regionali. Nell’Isola, la mobilitazione alle urne reca con sé stimoli flebilmente legati all’opinione e all’appartenenza ideologica (De Lucia, 2013). Lo conferma – in ultimo - lo studio sui flussi elettorali di Palermo, che attesta una iper-volatilità nelle scelte di voto nel Capoluogo siciliano (Emanuele e Paparo 2017). Le relazioni personali intessute dai candidati all’Ars scavalcano i partiti, sostituti nella loro funzione storica di mediazione e rappresentanza degli interessi dell’elettorato. Il consistente rimescolamento nella composizione delle liste tra un appuntamento e l’altro...