Europee 2014

Europee 2014

Europee 2014

di Mikołaj Cześnik e Michał Kotnarowski Il contesto Le elezioni europee del 25 maggio sono le terze elezioni europee nella storia della moderna Polonia democratica. Le prime si sono tenute nel 2004, all’indomani dell’ingresso nell’Unione Europea, e le seconde nel 2009. Inentrambi i casi si sono verificati una bassa partecipazione elettorale e un successo dei partiti piccoli e radicali. Nel 2004 la partecipazione al voto fu infatti del 21%: il secondo valore più basso tra i paesi europei (solola Slovacchia fece peggio, col 17%). Inoltre questo valore era particolarmente basso anche al confronto con le elezioni nazionali più ravvicinate (nel...

di Marco Lisi Il Portogallo sta attraversando una profonda crisi economica e sociale che finora non è stata accompagnata da rilevanti cambiamenti del sistema politico come avvenuto in Grecia o in Italia. Il default dello stato portoghese ha obbligato i tre principali partiti – il Partito Socialista (PS), il Partito Social-Democratico (PSD) e il Centro Democratico e Sociale-Partito Popolare (CDS-PP) - a sottoscrivere, nell'aprile 2011, un piano triennale di aiuti con tre creditori internazionali (Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e Banca Centrale Europea, la cosiddetta “troika”). L'accordo ("memorandum") prevedeva un prestito di 78 miliardi di euro in cambio di severi...

di Andrija Henjak Le elezioni per il Parlamento Europeo (PE) in Croazia hanno avuto luogo appena un anno dopo le elezioni speciali per il PE che si sono tenute nel 2013, poco prima dell’adesione della Croazia all’UE. L’ingresso della Croazia nell’UE, a differenza dell’adesione di altri paesi dell’Europa centrale ed orientale, non è stato un evento segnato da un entusiasmo palpabile e da grandi aspettative, ma piuttosto da un ottimismo sottotono o da indifferenza. È stato visto dall’opinione pubblica sia come una possibilità per cambiare la direzione di un’economia stagnante e per migliorare il funzionamento delle istituzioni, sia come uno...

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Dalle prime analisi sui risultati delle elezioni Europee sembra delinearsi il quadro di un successo del Pd largamente dovuto all’astensionismo asimmetrico che ha penalizzato maggiormente il centrodestra e il M5s. Certo sarebbe interessante potere verificare se questo fosse confermato dall’analisi dei flussi elettorali su tutta Italia. Ma, non potendo disporre delle oltre 60.000 sezioni elettorali in cui è diviso il territorio italiano, non è possibile determinare i flussi elettorali a livello nazionale. In questo articolo ci proponiamo di verificare se effettivamente vi sia una relazione fra l’andamento dell’astensione e le performance dei tre principali...

di Roberto D'Alimonte Quello del nuovo Pd di Renzi è, in valori percentuali, il terzo miglior risultato elettorale nella storia della Repubblica. Solo la Dc di De Gasperi nel 1948 e quella di Fanfani nel 1958 hanno fatto meglio. Dopo il 1958 nessun partito ha superato il 40% dei voti. Il Pd di oggi è arrivato al 40,8%. E’ il primo partito in tutte le province, con le sole eccezioni di Isernia (Fi), Sondrio (Lega) e Bolzano (Svp), Primo in 107 province su 110. Mai successo in tutta la storia della Repubblica, sia la Prima che la Seconda. Fig. 1 –...