Pubblicazioni scientifiche

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D’ALIMONTE, R. D. R., & CHIARAMONTE, A. (Eds.). (2010). Proporzionale se vi pare. Le elezioni politiche del 2008, 1–273.

In questo articolo analizziamo la misura in cui le elezioni europee del 2009, svoltesi a seguito della grave crisi dei mercati internazionali, differiscono dalle precedenti. I nostri interrogativi di ricerca riguardano da un lato la presenza di effetti di delegittimazione della UE (attraverso astensionismo, voto di protesta, frammentazione, successo di partiti anti-Europei) e dall’altro lato il risultato dei governi nazionali. Analiticamente, il modello delle elezioni di second’ordine che colloca le elezioni europee all’interno dei cicli elettorali nazionali viene considerato operando una contestualizzazione storica dei risultati delle elezioni europee in otto paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna). I dati non mostrano evidenza di un particolare incremento dell’astensionismo elettorale né del voto di protesta rispetto a quanto verificatosi nelle precedenti elezioni europee. Tuttavia le elezioni del 2009 si collocano nelle tendenze di medio periodo verso instabilità e frammentazione e, probabilmente per effetto della crisi economica, si caratterizzano per le particolari difficoltà anche per i governi in carica, compresi quelli che si stanno avvicinando alla fine del loro ciclo elettorale e che quindi, nelle precedenti elezioni di second’ordine ma senza crisi economica, tendevano a recuperare consensi: una dinamica che, sebbene in modo disomogeneo, appare evidente anche dall’analisi dei trend nelle inchieste di opinione.

De Sio, L. (2009). Oltre il modello di Goodman. La stima dei flussi elettorali in base a dati aggregati. Polena, 9–35.

D’ALIMONTE, R. D. R. (2008). Due coalizioni, troppi partiti: le regioni fra bipolarismo e frammentazione. AMMINISTRAZIONE CIVILE, 3, 39–49.

The literature highlights how different individual levels of political interest and knowledge matter for political attitudes and behavior. A logical-quantitative voting model is thus proposed for a two-party system, based on voters' left–right ideological positions and their degree of political involvement. The model hypothesizes that although more involved voters generally behave in accordance with their ideological orientation, those who are less involved do not. Moreover, the latter tend to be more undecided and therefore likely to be more strongly influenced by campaign activities. This model is then applied to survey data regarding the 2001 Italian general elections. Results confirm the hypotheses and show that the most competitive area is ideologically a narrow centrist area for very involved citizens, becoming wider as the level of involvement decreases. Separate analyses are carried out for different geopolitical areas of the country, with results fitting the political history of these areas.