Europee 2014

Europee 2014

Europee 2014

di Bruno Marino Uno dei più gravi problemi dell’Unione Europea è il suo “deficit democratico” (Norris, 1997; Majone, 2008; Katz, 2001). Un problema politico e, soprattutto, di legittimità. In altre parole, visto che all’interno dell’Unione Europea i classici processi democratici funzionano poco (o sono del tutto assenti), per quale motivo dovremmo ritenere le decisioni dell’UE moralmente giuste e opportune (cioè, legittime)? (https://www.secolarievoo.com/) La risposta della politica europea a questo problema merita di essere analizzata. Come spiegato dal sito europarlamento24, “Ci si aspetta, con una logica a noi ben nota, che il candidato alla presidenza della Commissione europea presentato dal partito...

di Nicola Maggini   Le elezioni europee che si terranno tra il 22 e il 25 maggio 2014 (a seconda del paese) potrebbero acquisire, a detta di molti osservatori, una centralità e una rilevanza molto più ampia che in passato. Per capirlo, sarà opportuno vedere quanti cittadini europei si recheranno alle urne per scegliere i loro rappresentanti nel Parlamento Europeo. Infatti, nel campo degli studi elettorali, le elezioni europee sono sempre state considerate come second order elections , ossia elezioni in cui la posta in gioco è minore (o è percepita come tale) rispetto alle elezioni politiche (quando invece in palio...

Le Elezioni Europee 2014 a cura di Lorenzo De Sio, Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini Le elezioni europee del 22-25 maggio 2014 apparivano, già alla vigilia, tanto rilevanti da essere potenzialmente candidate a divenire le prime “vere” elezioni europee. La crisi economica scoppiata nell’autunno del 2008 ha fatto emergere in questi anni le istituzioni dell’Unione Europea come il principale centro decisionale in materia di politica economica degli stati dell’Eurozona, e più in generale come attore capace di incidere fortemente sulla vita dei cittadini europei. Inoltre, l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona ha rafforzato il legame tra il voto popolare e...

di Enrique Hernández e Marta Fraile Una volta di più e come d’abitudine oramai in Spagna (si veda ad esempio Font e Torcal, 2012) i principali messaggi e discorsi della campagna elettorale per le europee sono stati fatti seguendo un’ottica nazionale e non europea. Le elezioni sono cadute in un momento in cui il partito al governo (il Partito Popolare, PP, di ideologia conservatrice) si trova oltre la metà del mandato e dopo una serie di decisioni politiche conflittuali e in un clima di stanchezza e disillusione verso i partiti politici tradizionali senza precedenti in Spagna. La campagna Il tema più rilevante...

di Michail Schwartz Il gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) rappresenta all’interno del Parlamento Europeo forze Socialiste, Laburiste, Socialdemocratiche e Progressiste presenti nei ventotto stati appartenenti all’Unione Europea. Esso afferisce al Partito Socialista Europeo (PSE) e costituisce attualmente la seconda forza politica all’interno del Parlamento, potendo contare su 195 europarlamentari (184 dopo il voto del 2009), provenienti da tutti e ventotto i paesi membri dell’Unione.  Il nome articolato è solamente l’ultimo di una lunga serie (si veda Tabella 1) e deve la sua “complessità” ad un compromesso a cui si è giunti a ridosso delle ultime elezioni europee...