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Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato
W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la
Hoover Institution alla
Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la
Scuola Normale Superiore (ex
SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso
Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei
Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su
South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale,
Contemporary Italian Politics e su
Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in
Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE.
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I risultati delle elezioni del 4 marzo a Venezia sono molto simili a quelli osservati in altri grandi centri nel Nord del paese. In particolare, il quadro del capoluogo veneto appare estremamente somigliante a quello emerso a Genova: il centrodestra prima coalizione, avanzando di 13 punti, con il M5S stabile, e il centrosinistra in calo di 7 punti e terzo, dopo essere stato primo nel 2013. Sia a Torino che a Padova, invece, il centrosinistra era riuscito a mantenersi stabile rispetto al 2013, con nel primo caso una avanzata più contenuta del centrodestra (circa 10 punti), e mantenendo il ruolo di prima...
Continuando la nostra indagine sui risultati del voto del 4 marzo nelle principali città italiane, analizziamo qui il risultato osservato a Genova. Il capoluogo ligure, seppur costantemente in calo per numero di abitanti dopo il picco di inizio anni ’70 (quando superava le 800.000 unità), ed estromessa da Palermo a partire dal censimento ’81 dal novero delle cinque città più popolose del paese, si mantiene comunque al sesto posto, ampiamente sopra il mezzo milione di abitanti. Inoltre è l’unico caso, oltre a quello torinese già analizzato, per cui abbiamo potuto reperire i dati a livello di sezione, necessari per stimare i...