L’identikit degli elettori italiani 2022: i principali partiti a confronto

Davide Angelucci

46 ARTICOLI 0 COMMENTI
Davide Angelucci is a lecturer at the Department of Political Science of Luiss University, Rome. He has been a visiting student at Royal Holloway University of London and at the Instituto de Ciências Sociais da Universidade de Lisboa. He is currently a member of the Italian Centre for Electoral Studies (CISE) and part of the editorial board of the journal Italian Political Science (IPS). His research interests include elections and electoral behaviour, party politics, class politics, and public opinion. His work has been published in journals like European Union Politics, West European Politics, South European Society and Politics, Swiss Political Science Review and others.

Con le urne ormai chiuse ed il quadro di vincitori e perdenti definitivamente delineato, è possibile investigare in maggiore dettaglio il profilo degli elettori dei principali partiti italiani. Utilizzando dati di sondaggio raccolti poco prima delle elezioni del 25 settembre, abbiamo analizzato la propensione a votare per i principali partiti italiani in diverse categorie sociodemografiche (età, genere, istruzione e classe sociale). Il primo dato interessante riguarda ovviamente il vincitore indiscusso di queste elezioni, Fratelli d’Italia (Figura 1). Considerata la leadership femminile del partito, avremmo potuto forse attenderci un’associazione tra il genere degli elettori...

Nota: sondaggio CISE realizzato in occasione delle elezioni politiche italiane del 2022, N=861. FDI sottrae alla Lega quasi metà dei suoi voti, ma prende voti anche dal M5S e FI;Il PD rimobilita buona parte del suo elettorato e sottrae voti al M5S. Perde però voti verso Azione/IV, +Europa e il non voto;Il M5S cede una parte significativa del suo elettorato verso l'astensione, oltreché verso FDI e PD;La Lega cede voti non solo verso FDI, ma perde anche verso l'astensione.

A poche settimane dalle elezioni del 25 settembre, la campagna elettorale è ormai giunta nel vivo. I partiti mettono a punto le ultime mosse nel tentativo di conquistare gli indecisi e consolidare il proprio elettorato, e lo fanno confrontandosi su temi e interventi di policy molto diversi tra loro. Ai consueti cavalli di battaglia, si sono aggiunte tematiche nuove, che in passato erano rimaste fuori dal dibattito politico o perché ritenute poco rilevanti (l’ambiente) o perché semplicemente si trattava di temi che non esistevano (la guerra in Ucraina, le relazioni con la Russia e con gli...

Pur con alcune peculiarità metodologiche, le intenzioni di voto rilevate dalla recente indagine CISE-ICCP confermano lo stabile vantaggio della coalizione di centrodestra (anche se meno dei principali sondaggi: il distacco stimato è di 11 punti), il mancato decollo del “terzo polo” di Calenda (fermo poco sopra il 5%), ma al tempo stesso evidenziano una forte crescita del Movimento 5 stelle (oltre il 16%). L’interpretazione suggerisce un possibile “effetto Churchill” sul voto del 25 settembre (dal nome del leader britannico che, dopo il trionfo sulla Germania nazista, patì una pesantissima sconfitta elettorale): a essere premiati potrebbero essere gli attori (centrodestra,...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 28 giugno Con il secondo turno di domenica 26 giugno si chiude questa tornata di elezioni comunali. Le urne hanno consegnato la vittoria al centrosinistra, che riesce non solo a ribaltare l’esito del primo turno, ma anche a migliorare rispetto a 5 anni fa. Due settimane fa, 79 comuni sui 142 sopra i 15.000 abitanti avevano assegnato il sindaco con un bilancio parziale a favore del centrodestra. Considerando anche le coalizioni di destra (quelle che escludono FI), il centrodestra aveva conquistato 34 comuni (la gran parte...