Europee 2014

Europee 2014

Europee 2014

  Introduction Lorenzo De Sio, Vincenzo Emanuele and Nicola Maggini Part 1 – Before the elections Towards the European elections: An introductory framework Vincenzo Emanuele and Nicola Maggini Life of EP: History of the empowerment of the European Parliament Rocco Polin The evolution of turnout in European elections from 1979 to 2009 Nicola Maggini Proportional representation with variable-geometry: Here is how to vote in the 28 member states Vincenzo Emanuele Europarties’ choices—Who are the candidates for the presidency of the European Commission and how have they been selected? Bruno Marino Expansion and electoral success: The winning strategy of the EPP Vincenzo Emanuele United but loser? The PES between party cohesion and electoral decline Michail Schwartz The Alliance...

di Vincenzo Emanuele Mentre il risultato elettorale che si va delineando consegna un quadro politico terremotato rispetto alle Politiche di un anno fa, i dati relativi alla partecipazione al voto risultano più vicini alle pessimistiche previsioni della vigilia. Dal punto di vista dell’affluenza, le elezioni Europee del 2014 in Italia sono state senz’altro elezioni di “secondo ordine”. Secondo la consolidata teoria di Reif e Schmitt (1980), alle elezioni europee, essendoci un minore interesse in gioco rispetto alle politiche (manca infatti il “premio” della conquista del governo) gli elettori sono meno interessati e ciò si traduce in più bassi livelli di...

di Carolina Plescia e Sylvia Kritzinger Introduzione In Austria si è votato domenica 25 Maggio. L’Austria elegge 18 membri del Parlamento europeo, uno in meno rispetto al 2009 prima dell’annessione della Croazia. Il sistema elettorale è lo stesso delle elezioni nazionali ma per le elezioni del Parlamento europeo vi è una sola circoscrizione nazionale anziché 39. Si tratta di un sistema elettorale proporzionale con possibilità per l’elettore di esprimere una singola preferenza per un candidato di partito, possibilità che di fatto viene utilizzata raramente dagli austriaci (Müller et al. 2001). La soglia per ottenere seggi, sia nel Parlamento nazionale che quello...

di Stefano Rombi  Sono passati quasi nove anni dall’approvazione della legge Calderoli. Da allora il voto di preferenza è oggetto di pensosi e più o meno appassionanti dibattiti. La politica sembra dividersi tra chi lo ritiene l’unico baluardo a difesa della democraticità di un sistema elettorale e chi, viceversa, è convinto che si tratti soprattutto della fonte principale del voto di scambio. Senza entrare in questa ormai sterile discussione, possiamo sfruttare l’opportunità offerta dalle elezioni europee per esaminare più da vicino le dimensioni e la distribuzione di questo particolare tipo di voto. La legge elettorale per le elezioni europee risale al...

di Federica Izzo  Questo articolo è dedicato all’analisi del Gruppo Confederale Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica (GUE-NGL), che riunisce i partiti nazionali di ispirazione socialista, comunista ed ecologista all’interno del Parlamento Europeo. In particolare, aderiscono al gruppo il Partito della Sinistra Europea e l’Alleanza della Sinistra Verde Nordica. I partiti membri del GUE-NGL si ispirano agli ideali di solidarietà internazionale caratteristici dell’ideologia comunista. La dichiarazione costitutiva del gruppo afferma che esso si oppone alla struttura attuale dell’Unione, ma è comunque impegnato a favorire l’integrazione europea. In altre parole, lungi dall’essere partiti euroscettici, i membri di GUE-NGL, mirano a...