Europee 2014

Europee 2014

Europee 2014

di Vincenzo Emanuele  Con la presentazione dei simboli e delle liste, la campagna elettorale per le elezioni del Parlamento Europeo (PE) è ormai cominciata. Ci sembra quindi opportuno dedicarci all’analisi dei protagonisti della politica europea, gli europartiti. Sebbene infatti, come rileva Bardi utilizzando la celebre classificazione di Katz e Mair sulle tre “facce” dei partiti” (partito sul territorio, partito come organizzazione e partito nelle cariche pubbliche), una faccia  predomini nettamente sulle altre, quella del partito sul territorio, rappresentata dai partiti nazionali, gli europartiti si sono molto rafforzati negli ultimi decenni, acquisendo uno status e un prestigio maggiori grazie...

di Vlastimil Havlík Ventuno europarlamentari che rappresentano la Repubblica Ceca (1 europarlamentare in meno rispetto al 2009) sono stati eletti il 23 e 24 maggio. Nella Repubblica Ceca è in vigore un sistema elettorale proporzionale con liste bloccate, una circoscrizione unica nazionale e una soglia di sbarramento del 5%. Per l’allocazione dei seggi tra i vari partiti è usato il metodo d’Hondt (Chytilek et al. 2009). La campagna elettorale Il termine “invisibile” è forse ciò che descrive meglio la campagna che ha preceduto le elezioni. Ciò non significa che i partiti politici (e i media) abbiano del tutto ignorato le elezioni, ma...

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Sulla base dei dati elettorali che per alcuni capoluoghi sono stati resi disponibili già alcune ore dopo la fine degli scrutini, abbiamo, in un precedente articolo, provato a ricostruire i movimenti di voto intercorsi tra le elezioni europee del 25 maggio e le politiche del febbraio 2013. Con questo articolo estendiamo quella stessa analisi alle due più grandi città italiane, Roma e Milano. Assieme le due “capitali” d’Italia, quella finanziaria e quella politica, assommano circa il 7% degli elettori italiani. Si tratta di due città per molti aspetti diverse anche e soprattutto per storia...

di Bruno Marino Uno dei più gravi problemi dell’Unione Europea è il suo “deficit democratico” (Norris, 1997; Majone, 2008; Katz, 2001). Un problema politico e, soprattutto, di legittimità. In altre parole, visto che all’interno dell’Unione Europea i classici processi democratici funzionano poco (o sono del tutto assenti), per quale motivo dovremmo ritenere le decisioni dell’UE moralmente giuste e opportune (cioè, legittime)? (https://www.secolarievoo.com/) La risposta della politica europea a questo problema merita di essere analizzata. Come spiegato dal sito europarlamento24, “Ci si aspetta, con una logica a noi ben nota, che il candidato alla presidenza della Commissione europea presentato dal partito...

 di Nicola Maggini     Le elezioni europee del 2014 si sono ormai concluse con la conseguente ripartizione dei seggi tra i vari partiti a livello nazionale. I partiti nazionali poi dovranno costituirsi in gruppi politici all’interno del Parlamento Europeo (PE). Nel presente articolo analizziamo innanzitutto il risultato elettorale dei partiti che nello scorso PE facevano parte del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia-Europe of Freedom and Democracy (EFD), gruppo politico che raccoglie all’interno del PE i partiti della destra populista ed euroscettica, se non esplicitamente anti-euro ed anti-UE (Taggart 1998; Taggart e Szczerbiak 2004; Szczerbiak e Taggart 2008). Come...