Il CISE ospita

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Traduzione di un articolo in inglese originariamente e pubblicato su Real Clear Politics. Copyright © 2018 RealClearHoldings, LLC. David W. Brady detiene la cattedra Bowen H. e Janice Arthur McCoy di Scienze Politiche presso la Graduate School of Business (GSB) della Stanford University ed è il Davies Family Senior Fellow presso l'Hoover Institution. Da molti anni, attraverso la Hoover Institution della Stanford University, è partner del CISE per ricerche comparate internazionali e transatlantiche su temi elettorali. Brett Parker è uno studente di dottorato presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Stanford University e assistente di ricerca presso la Hoover Institution. Se definiamo le 'elezioni...

Traduzione di un articolo in inglese originariamente e pubblicato su Reason. Copyright ©2018 Reason Foundation. Morris P. Fiorina è Professore Wendt Family di Scienza Politica alla Stanford University e Senior Fellow presso la Hoover Institution. Il professor Fiorina è uno dei massimi esperti di politica americana. Da molti anni, attraverso la Hoover Institution della Stanford University, è partner del CISE per ricerche comparate internazionali e transatlantiche su temi elettorali. Per tutto il florido commentario giornalistico sulla polarizzazione degli elettori, ampi studi empirici hanno dimostrato che l'elettorato americano non è più polarizzato oggi di quanto non fosse negli anni '70 (Fiorina, Abrams e Pope 2005). Ciò...

Dr. Alistair Clark Newcastle University Alistair.clark@ncl.ac.uk Il Regno Unito va al voto il prossimo 7 maggio in quelle che vengono considerate le elezioni più competitive e incerte sin dagli anni ’70. Come molti altri paesi, anche il Regno Unito deve fare i conti con un elettorato sempre più scettico e volatile, con la crescita della destra populista, le pressioni dei secessionisti e la rottura di quella che per lungo tempo è stata – secondo molti studiosi – la caratteristica fondante della politica britannica, ovvero il sistema bipartitico. Le prossime elezioni sono interessanti per molti aspetti. Sei di questi sono quelli che...

Davide Morisi* Dopo quasi quattro anni dal suo annuncio da parte del Partito nazionalista scozzese (SNP), il 18 settembre si è celebrato il referendum per l’indipendenza della Scozia. La chiara vittoria degli unionisti con il 55 percento dei voti, oltre a spezzare i sogni degli indipendentisti, ha posto fine a una delle più lunghe e accese campagne della storia del Regno unito. Il risultato finale di fatto ha confermato ciò che tutti i sondaggi indicavano fin dall’inizio del 2014, ovvero una maggioranza di preferenze per il “no” all’indipendenza. Eppure nelle ultime due settimane prima del voto lo scenario sembrava improvvisamente cambiato,...