Politiche 2018

Politiche 2018

Politiche 2018

Il partito di Salvini è il chiaro vincitore di queste elezioni politiche con il 17,6% dei voti validi diventando il terzo partito italiano a un’incollatura dal Pd e vincendo la competizione interna al centrodestra nei confronti di Forza Italia. Non solo, è anche il partito che è cresciuto di più rispetto alle elezioni del 2013, incrementando di oltre 13 punti. Una sola volta dal 1992, nel 1996, la Lega Nord era riuscita a superare il 10% a livello nazionale (10,1%). Fig. 1 - Risultati elettorali della Lega (Nord) alla Camera

Nella costante ricerca di immagine evocative per descrivere i fenomeni politici, avevamo parlato di ‘terremoto elettorale’ (Chiaramonte e De Sio 2014) in occasione delle elezioni del 2013. Pochi giorni fa, commentando il voto del 4 marzo, abbiamo parlato di ‘onda sismica’, espressione che, ricollegandosi a quanto accaduto nel 2013, enfatizza la persistenza di dinamiche di cambiamento elettorale per certi versi imprevedibili alla vigilia del voto. Ebbene, rimanendo sulla stessa falsariga, come dovremmo definire il cambiamento avvenuto tra il 2008 e il 2018 se non parlando di una vera e propria apocalisse del voto moderato? Confrontare i risultati elettorali è un...

Un paese pervaso da due inquietudini: quella economica che spinge a dismisura il M5S; quella culturale che moltiplica i voti della Lega. Non si tratta solo di una interpretazione suggestiva, ma di un dato che emerge in modo statisticamente significativo da un'analisi basata su molte variabili. Questa l'impressione che scaturisce dalle prime analisi della geografia elettorale che abbiamo effettuato con un insieme di indicatori socio-economici a livello provinciale. Il risultato in sintesi è questo: La crescita del M5S appare nettamente associata alle province italiane che presentano un più alto tasso di disoccupazione. Si tratta di un effetto che regge anche tenendo conto...

Nel contesto del rivoluzionario esito elettorale del 4 marzo, i risultati osservati a Torino si segnalano, in controtendenza, per la loro straordinaria stabilità. Come si può osservare nella Tabella 1, il centrosinistra ha mantenuto la palma di prima coalizione, sostanzialmente stabile rispetto a cinque anni fa (-0,5%). Il PD era il primo partito, ed è ancora il primo partito. Certo, in calo di 4 punti, ma nel frattempo c'è stata la scissione dell'allora candidato premier Bersani, tra gli altri. Nel capoluogo piemontese, poi, è stabile anche il M5S, che arretra di un punto e mezzo. Il centrodestra è l'unico dei tre...

I dati che stanno arrivando mostrano una vera e propria rivoluzione della geografia elettorale italiana. Nelle regioni meridionali il Movimento Cinque Stelle ha sfondato, superando in molti casi il 40% e addirittura raggiungendo la maggioranza assoluta dei consensi in Campania. Sempre nel Sud, il centrosinistra arretra sensibilmente ed è il terzo polo in tutte le regioni, compresa la Basilicata, sua area di tradizionale insediamento. Il dato forse più eclatante arriva dalle cosiddette regioni rosse, cioè Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche, dove il centrosinistra per la prima volta nella storia della Seconda Repubblica non sarebbe la coalizione più votata. Scendendo nel dettaglio, la...