Politiche

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Sulla base delle proiezioni Quorum per Sky TG24*, i risultati delle elezioni politiche italiane del 2022 sembrerebbero configurare un sistema partitico italiano che si confermerebbe come molto instabile. Come si vede dai dati riportati nella Figura 1, la volatilità elettorale si attesterebbe sopra i 30 punti, risultando quindi la terza più alta della storia repubblicana dopo il 1994 e il 2013. (modafinil) Figura 1. Volatilità elettorale in Italia (1948-2022) In chiave storico-comparata, considerando l’intero universo delle elezioni politiche dell’Europa Occidentale dal 1945 ad oggi, queste elezioni italiane registrerebbero l’ottavo livello di volatilità più alto (31,8 punti), come si vede dalla...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 ore del 3 febbraio 2013 La rimonta di Berlusconi è l’incognita di questa campagna elettorale. ll ricordo corre naturalmente al 2006. Anche allora i sondaggi davano l’Unione di Prodi in vantaggio di molti punti sulla Casa delle libertà di Berlusconi. E poi a urne chiuse si scoprì che il Cavaliere aveva preso più voti di Prodi al Senato e aveva perso alla Camera per una inezia. E’ possibile che si possa ripetere un exploit del genere ?  A distanza di tre settimane dal voto non è possibile rispondere con assoluta certezza a questa domanda...

di Roberto D’Alimonte e Nicola Maggini pubblicato su Il Sole 24 Ore del 28 febbraio 2013     Uno dei dati più rilevanti che emerge dalle elezioni politiche del 2013 è stato senza dubbio l’arretramento elettorale delle due coalizioni di centrosinistra e di centrodestra rispetto alle precedenti elezioni del 2008. Le due principali coalizioni, infatti, hanno perso complessivamente quasi 11 milioni di voti. In particolare il centrodestra ha perso poco più di 7 milioni di voti, ossia il 42% dei suoi consensi del 2008, mentre il centrosinistra ha perso più di tre milioni e mezzo di voti, vale a dire il 27%...

di Vincenzo Emanuele Dopo aver analizzato, in un precedente articolo, il voto ai partiti nei comuni, ordinati in categorie di dimensione demografica, vediamo adesso quali sono state le performance elettorali delle quattro coalizioni principali negli 8.018 comuni italiani (la Valle d’Aosta è esclusa). Sappiamo che a livello nazionale la coalizione di Bersani ha vinto alla Camera per un soffio (29,5% contro il 29,2% del centrodestra), mentre il Movimento 5 Stelle è giunto terzo con il 25,6% e la coalizione guidata da Mario Monti ha deluso fermandosi appena al 10,6% (vedi Tabella 1). Entrando nel dettaglio delle categorie di dimensione demografica...

I risultati del voto del 4 marzo a Padova (Tabella 1) messi a confronto con quelli di cinque anni prima ci mostrano la decisa avanzata del centrodestra che dal 25% del 2013 balza al 37,3% attuale. Una crescita in gran parte dovuta al risultato della Lega che raggiunge il proprio massimo storico in una elezione nazionale migliorando di gran lunga il 15,7% ottenuto nella città patavina nel 2008. Assieme a quello di Giorgia Meloni, la Lega è l’unico partito di quelli già presenti nel 2013 ad accrescere i propri voti anche in termini assoluti. Restando nel centrodestra Forza Italia...