Pubblicazioni scientifiche

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Per citare l'articolo: Brader, T., De Sio, L., Paparo, A. and Tucker, J.A. (2020), “Where You Lead, I Will Follow”: Partisan Cueing on High‐Salience Issues in a Turbulent Multiparty System. Political Psychology. doi:10.1111/pops.12651 Scarica l'articolo qui. Abstract: The ability of parties to not only reflect, but actually shape, citizens' preferences on policy issues has been long debated, as it corresponds to a fundamental prediction of classic party identification theory. While most research draws on data from the United States or...

De Sio, L. (2008). Il secondo motore del cambiamento: i flussi di voto. In Itanes (Ed.), Il ritorno di Berlusconi. Le elezioni politiche 2008 (pp. 57–70). Bologna: Il Mulino.

Sei importanti paesi al voto tra 2017 e 2018, 40 partiti, ma soprattutto due anni e mezzo di lavoro da parte di 21 studiosi da 13 diverse università europee e americane, coordinati dal CISE in un progetto diretto da Lorenzo De Sio. Sono questi i numeri dell'Issue Competition Comparative Project: un progetto che ha mostrato come, in un contesto sempre più post-ideologico, la competizione partitica vada ormai letta in termini di posizioni e credibilità su specifici temi d'attualità e di policy. E' questa l'impostazione di fondo che ha ispirato il disegno generale di questa...

The third Eurozone economy and one of the six founders of the EEC (the direct ancestor of the European Union) in 1957, Italy is experiencing in recent years a season of political instability and uncertainty, especially after the crisis of Silvio Berlusconi’s leadership in the centre-right camp. A situation which has not improved after the results of the general election held in February 2013, whose overall outcome can be described as a dangerous stalemate. A new, anti-establishment party (the 5-Star Movement led by comedian Beppe Grillo) becoming the largest party with 25,6% of votes; the absence of any cohesive political majority in the Senate (whose vote of confidence is required); the installation of a government based on an oversized, hardly manageable political majority, led by Enrico Letta. How did all this happen? What are the political and the institutional factors that produced this outcome? What is the size and scope of the success of Beppe Grillo? Where are his votes coming from? Who paid the “cost of government” for the previous legislature? What are the likely scenarios for the future? First answers to such questions are presented in this book, which collects revised versions of short research notes published in Italian on the CISE website between February and April 2013, along with additional material published in Italian and English by CISE scholars on the Italian and international media. The goal of this book is to provide – in a timely fashion – a set of fresh, short analyses, able to provide a non-technical audience (including journalists, practitioners of politics, and everyone interested in Italian politics) with information and data about Italian electoral politics. Even electoral scholars will find interesting information, able to stimulate the construction of more structured research hypotheses to be tested in more depth. Too often international commentators portray Italian politics in a superficial fashion, without the support of fresh data and a proper understanding of the deeper processes involved. With this book, in spite of its limited scope, we hope to contribute to filling this gap.

In questo articolo analizziamo la misura in cui le elezioni europee del 2009, svoltesi a seguito della grave crisi dei mercati internazionali, differiscono dalle precedenti. I nostri interrogativi di ricerca riguardano da un lato la presenza di effetti di delegittimazione della UE (attraverso astensionismo, voto di protesta, frammentazione, successo di partiti anti-Europei) e dall’altro lato il risultato dei governi nazionali. Analiticamente, il modello delle elezioni di second’ordine che colloca le elezioni europee all’interno dei cicli elettorali nazionali viene considerato operando una contestualizzazione storica dei risultati delle elezioni europee in otto paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna). I dati non mostrano evidenza di un particolare incremento dell’astensionismo elettorale né del voto di protesta rispetto a quanto verificatosi nelle precedenti elezioni europee. Tuttavia le elezioni del 2009 si collocano nelle tendenze di medio periodo verso instabilità e frammentazione e, probabilmente per effetto della crisi economica, si caratterizzano per le particolari difficoltà anche per i governi in carica, compresi quelli che si stanno avvicinando alla fine del loro ciclo elettorale e che quindi, nelle precedenti elezioni di second’ordine ma senza crisi economica, tendevano a recuperare consensi: una dinamica che, sebbene in modo disomogeneo, appare evidente anche dall’analisi dei trend nelle inchieste di opinione.