Pubblicazioni scientifiche

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The Issue Yield model predicts that parties will choose specific issues to emphasise, based on the joint assessment of electoral risks (how divisive is an issue within the party support base) and electoral opportunities (how widely supported is the same issue outside the party). According to this model, issues with high yield are those that combine a high affinity with the existing party base, together with a high potential to reach new voters. In previous work, the model showed a remarkable ability to explain aggregate issue importance as reported by party supporters, as well as issue emphasis in party manifestos. This paper tests the implications at the individual level by comparing a conventional model where issue salience is determined from manifesto data with a revised model where issue salience is determined by issue yield. The empirical findings show that issue yield is a more effective criterion than manifesto emphasis for identifying the issues most closely associated with party support in the minds of voters.

Cellini, E., Cigliuti, K., & De Sio, L. (2011). Numeri e storie: una doppia strategia d’indagine. In L. De Sio (Ed.), La politica cambia, i valori restano? Una ricerca sulla cultura politica dei cittadini toscani (pp. 33–44). Firenze: Firenze U...

Fra poco meno di due mesi gli italiani saranno chiamati alle urne per una fondamentale consultazione che coinvolgerà tutti gli elettori per le elezioni europee e oltre la metà degli 8.000 comuni italiani, fra cui Bari e Firenze, per le amministrative. Sarà un test molto importante per il neonato governo Renzi, oltre che per verificare il grado di gradimento verso le istituzioni dell’Unione. Non si tratta però delle prime elezioni a svolgersi dopo le politiche dello scorso febbraio. Già nel maggio del 2013, infatti, hanno votato per rinnovare sindaci e consigli comunali quasi 10 milioni di italiani, fra cui i cittadini romani. Tale tornata ha rappresentato un’interessante opportunità per continuare il nostro attento monitoraggio dell’opinione pubblica nel corso degli ultimi anni, al centro di quella che possiamo ormai definire una vera e propria transizione. In questo quinto Dossier CISE raccogliamo i contributi su tali elezioni pubblicati sul sito web CISE, documentandone il risultato e cercando di analizzarne i nodi cruciali. Quali, ad esempio, le diverse offerte politiche in campo a livello locale; i risultati dei partiti e delle coalizioni; l’evoluzione della partecipazione elettorale nei diversi contesti; i risultati delle sempre numerose sfide al secondo turno; il quadro finale delle amministrazioni conquistate dai vari schieramenti. In particolare abbiamo cercato di delineare, anche attraverso le analisi dei flussi elettorali in diverse città, come si sono venuti determinando i due grandi fenomeni emersi in queste elezioni. In primo luogo la ritrovata capacità delle due coalizioni principali, quella di centrodestra e quella di centrosinistra, di rivestire il ruolo di cardini del nostro sistema politico. Ciò è avvenuto a danno del terzo polo di centro e del Movimento 5 stelle, che hanno fatto registrare una brusca battuta d’arresto. Per quest’ultimo in particolare, si è trattato di un risultato alquanto inatteso e che ha interrotto la continua crescita elettorale fatta registrare dalle sue prime apparizioni fino alle politiche 2013. Il secondo chiaro esito di questa consultazione è stato il netto successo della coalizione di centrosinistra. Gli elettori di tale area politica si sono dimostrati ancora una volta più fedeli nelle consultazioni minori, nonostante il magro risultato delle politiche avrebbe potuto scoraggiarli.

Aldo Paparo & Lorenzo De Sio (2017) PTV gap as a new measure of partisanship: a panel-data, multi-measure validation showing surprising partisanship stability, Contemporary Italian Politics, 9:1, 60-83, DOI: 10.1080/23248823.2017.1289733 Intervista di Andrea Maccagno a Aldo Paparo Il concetto che sta alla base dell’articolo è quello dell’identificazione di partito. Di che si  tratta? Le Interviste CISE mirano a divulgare l'attività di ricerca del CISE che produce pubblicazioni scientifiche in ambito italiano e internazionale. La formula dell'intervista, condotta da giovani tirocinanti del CISE, permette di presentare in modo semplice i contenuti delle pubblicazioni, superando le difficoltà del linguaggio tecnico e di strumenti statistici spesso...

Despite primary elections in Italy continue to be asymmetric – i.e. carried out only by the center-left coalition – their ability to involve the electorate and their growing media impact make it a powerful democratic tool. In this article we study the 2012 Italian primary elections, held by the center-left coalition in order to select the prime ministerial candidate for the 2013 general elections. In particular, we will shed light on three dimensions: turnout, electoral results and competitiveness. We will also take into account the role played by the new candidate selection rule – the two-round system – which will allow us to collect a lot of information about the voting behavior of the selectorate. What has been the turnout level in the 2012 Italian primary elections? Which similarities and differences can be found in the patterns of participation between the first and the second round? Which factors may explain the territorial differences in turnout levels? What have been the territorial patterns of voting behavior for the main candidates? The 2012 primary elections have been more or less competitive with respect to the previous Italian national primaries? We will try to address these questions through the use of a mainly quantitative methodology with aggregate data.