Regionali 2020

Regionali 2020

Regionali 2020

Che i leader abbiano un ruolo sempre più decisivo nel determinare l’esito di un’elezione è un fatto ormai accertato. Diverso è però stabilire in che misura i leader nazionali siano in grado di incidere in un contesto di elezioni locali, come nel caso del voto per l’elezione del nuovo Presidente di regione in Emilia-Romagna. La campagna elettorale nella regione è stata condotta in un contesto di attenzione mediatica nazionale e di intervento sul territorio di leader politici nazionali (in particolar modo, di Matteo Salvini) inconsueto per una tornata regionale. Viene quindi da chiedersi se ed in che...

Quanto ha pesato la professione nelle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio? Una risposta chiara si trova nell’analisi appena elaborata dall’Osservatorio Politico Cise, che evidenzia in che misura la probabilità di votare ciascuno dei due principali candidati alla presidenza (Borgonzoni e Bonaccini) dipenda dalla categoria occupazionale.  Come si osserva dal grafico (Figura 1), essere impiegati in un determinato settore ha una notevole forza predittiva sulla scelta di voto e tali dati pre-elettorali (pochi giorni prima del voto) risultano in netta discontinuità con le passate rilevazioni del Cise svolte nei mesi di marzo...

La sfida emiliano-romagnola potrebbe essere decisa da una variabile della legge elettorale, prevista nella maggior parte delle regioni italiane: il voto disgiunto. Stando alle ultime rilevazioni di SWG, pubblicate il 9 gennaio, Bonaccini godrebbe di un vantaggio di 2 punti su Borgonzoni, specularmente però a quello della coalizione di centrodestra sul centrosinistra. Dopo l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Regione, non sarebbe la prima volta che un’elezione si risolva in questo modo. Nella Tabella 1 vengono riepilogati i precedenti appuntamenti terminati con questo esito. Un dato emerge sugli altri: in 6 delle 8 tornate il centrosinistra vince...

Il 26 gennaio i cittadini calabresi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Regionale e il futuro Presidente della Regione che dovrà guidare Palazzo degli Itali. Si tratta di un appuntamento elettorale che, a livello nazionale, ha goduto di minore attenzione rispetto al concomitante voto emiliano-romagnolo e che si presenta con un livello più basso di competitività elettorale rispetto a quest’ultimo. Ci si aspetta, quindi, un maggior grado di prevedibilità. Il quadro generale, caratterizzato da scarsa attenzione mediatica e da alta prevedibilità, non sembra giocare a favore della partecipazione elettorale, che in Calabria peraltro segue da molti anni...

In Emilia-Romagna la sfida per la guida della regione è aperta, apertissima, stando agli ultimi sondaggi disponibili (D'Alimonte 2019). Stefano Bonaccini, il candidato di centrosinistra, viene infatti accreditato di un vantaggio di un paio di punti sulla candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni. E solo per questo motivo questa tornata elettorale regionale assume un’importanza cruciale. L’Emilia-Romagna, simbolo del governo incontrastato del centro-sinistra (ci torneremo in seguito) e fulcro della cosiddetta “cintura rossa” comprendente anche Toscana, Umbria e Marche, è divenuta contendibile per la prima volta (negli anni Settanta il PCI da solo era stabilmente sopra la quota del 40%). Il carattere...