Europee

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di Michail Schwartz Il gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) rappresenta all’interno del Parlamento Europeo forze Socialiste, Laburiste, Socialdemocratiche e Progressiste presenti nei ventotto stati appartenenti all’Unione Europea. Esso afferisce al Partito Socialista Europeo (PSE) e costituisce attualmente la seconda forza politica all’interno del Parlamento, potendo contare su 195 europarlamentari (184 dopo il voto del 2009), provenienti da tutti e ventotto i paesi membri dell’Unione.  Il nome articolato è solamente l’ultimo di una lunga serie (si veda Tabella 1) e deve la sua “complessità” ad un compromesso a cui si è giunti a ridosso delle ultime elezioni europee...

di Bruno Marino Le elezioni per il Parlamento Europeo sembrano essere acqua passata per molti politici italiani e stranieri, concentrati rispettivamente sulle vicende italiane e sulla selezione del Presidente della Commissione Europea. In realtà, è utile analizzare i risultati delle recenti elezioni europee, soprattutto per quanto riguarda il gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE). Partiamo da alcuni grafici, che aiuteranno a comprendere meglio quello che è successo in casa liberaldemocratica. Fig. 1 – Risultati elettorali dei liberaldemocratici. Percentuale di seggi nel Parlamento Europeo, 1979-2014 Si nota immediatamente come il gruppo abbia perso un certo numero di seggi rispetto al...

Traduzione di Giorgia Ramazzotti. L’ottava elezione per il Parlamento Europeo in Spagna ha segnato la fine di un ciclo elettorale iniziato un mese prima (il 26 Aprile 2019) con le elezioni legislative in cui il Partito Socialista (PSOE) al governo alla vigilia ha vinto la pluralità dei seggi. Tuttavia, al momento delle europee, ancora non si è raggiunto un un accordo parlamentare per eleggere un nuovo governo nazionale, dal momento che la maggior parte dei partiti intendeva rimandare la decisione a dopo tale tornata. Innanzitutto, durante la campagna per le europee, i politici catalani che avevano organizzato il referendum per...

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di Sorina Soare Paese appartenente al blocco ex-comunista, la Bulgaria fa il suo ingresso nell’UE già nel 2007. Tuttavia, rispetto agli altri paesi del vecchio Patto di Varsavia, il suo processo di integrazione europea avviene con 3 anni di ritardo, in quanto considerata uno dei cosiddetti “scaldabanchi” del processo di democratizzazione dell’Europa post-comunista (Noutcheva e Bechev 2008), paesi con variegate debolezze a livello politico ed economico. Malgrado l’accelerazione delle riforme politiche ed economiche degli anni 2000, l’ingresso nell’UE è marcato dall’imposizione di clausole di salvaguardia, indicative della permanenza di debolezze strutturali (Bechev 2003). A distanza di 7 anni dall’ottenimento...