Amministrative 2016

Amministrative 2016

Amministrative 2016

di Maria-Chiara Pomarico Contestate, criticate, in certi casi desiderate. Le primarie sono indubbiamente la prova generale delle elezioni amministrative che si terranno probabilmente tra il 5 e il 12 giugno, specialmente se nei prossimi mesi il Governo verrà messo alla prova nelle principali città italiane come Milano, Roma e Napoli. Da Nord a Sud, di 28 capoluoghi di provincia prossimi al voto, 12 si sono organizzati in questi mesi per delle primarie (che sono state tendenzialmente aperte), mentre in 5 casi sono ancora in via di definizione. In alcune città, come Cosenza, il PD cittadino si è sottratto alla votazione del...

di Alessandro Chiaramonte e Vincenzo Emanuele I risultati delle elezioni comunali di domenica 5 giugno impongono una seria riflessione sul sistema partitico italiano e la sua evoluzione. E’ senz’altro vero che trarre indicazione nazionali a partire da un quadro di competizioni locali è sempre difficile. Eppure alcuni indicatori e il confronto con il passato possono aiutarci ad evidenziare alcune tendenze. Bipolarismo e frammentazione Bisogna innanzitutto partire dalla struttura della competizione. La Tabella 1 presenta, per i 24 comuni capoluogo al voto, i valori dell’indice di bipolarismo, di bipartitismo, il numero di liste che ottengono più dell’1% dei voti e, per ognuno di...

Anche a Trieste non è bastato il primo turno a scegliere il prossimo primo cittadino.  A sfidarsi al ballottaggio i candidati dei due poli tradizionali: il sindaco uscente Cosolini per il centrosinistra, e il due volte ex sindaco Dipiazza per il centrodestra. Come andrà a finire? Dipiazza parte da un margine in doppia cifra, ma i ballottaggi non sono mai scontati... Qui puoi simulare chi sarà il vincitore ipotizzando diversi comportamenti per i gruppi che hanno sostenuto i vari candidati al primo turno. In particolare, cosa sceglieranno di fare gli elettori del M5s? Staranno tutti a casa, o sceglieranno uno dei due...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 18 marzo 2016 A prima vista sembra difficile spiegare la decisione di Georgia Meloni di candidarsi a sindaco di Roma.  Dopo Bertolaso, Marchini e Storace arriva anche lei. Quattro candidati che si collocano tra il centro e la destra. Poi ci sono Virginia Raggi del M5s, Giachetti del Pd e un candidato della sinistra radicale il cui nome è ancora incerto. Forse Fassina, forse Marino. Con tutti questi candidati le elezioni saranno una lotteria. Ed è proprio questo il motivo che ha spinto la Meloni a entrare in gioco. In una lotteria...

Come era facile attendersi, solo pochi comuni hanno scelto il proprio sindaco già al primo turno. Nella maggior parte dei casi, nessun candidato ha raccolto la maggioranza assoluta dei voti, e si procederà dunque al ballottaggio fra i due più votati. Come andrà a finire? Decisive per gli esiti finali saranno le seconde preferenze di coloro il cui candidato preferito non si sia classificato fra i primi due. A seconda di come si comporteranno questi elettori, è possibile che distacchi che paiono sicuri possano venire ribaltati. Poi, occorre considerare il comportamento di quanti hanno votato al primo turno uno dei candidati presenti...