Amministrative 2018

Amministrative 2018

Amministrative 2018

La tornata elettorale siciliana decifra le incognite della vigilia con un voto meno “politico”, più riflesso di assetti locali che delle tribolazioni nella formazione del governo Conte. Lo certifica in primis il diffuso calo dell’affluenza, diminuita di quasi 8 punti rispetto all’appuntamento precedente (58,4% contro 66,3%). Un regresso marcato in alcune delle grandi città chiamate alle urne: Catania (-10,2 punti) e Siracusa (-10,9 punti). In quest’ultime, svetta la minore partecipazione poiché accentuata in raffronto a quanto avvenuto invece dal 2012 alle regionali dello scorso novembre e dal 2013 alle politiche di marzo. I grafici sottostanti riportano i livelli dell’affluenza registrati...

Dopo cinque anni di amministrazione di centrosinistra, Treviso, torna ad essere governata da un sindaco di centrodestra, il leghista Mario Conte, che con il 54,5% dei voti conquista la carica già al primo turno. Il sindaco uscente Manildo con il 37,6% dei consensi si ferma 17 punti dietro il neo sindaco. Quella del 10 giugno è stata sostanzialmente una corsa a due stante la scomparsa rispetto al 2013 di un candidato di centro (Zanetti ottenne oltre il 10% nel 2013) e la deludente prova del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Losappio. Rispetto al primo turno delle precedenti comunali...

Per la prima volta dal 2010 il centrodestra vince le elezioni comunali. Politicamente aveva già ottenuto un risultato assai rilevante l'anno scorso, quando, grazie al successo nei ballottaggi, chiuse la tornata con 53 vittorie totali, esattamente alla pari con il centrosinistra. Quest'anno per la prima volta il centrodestra ha vinto nella maggioranza relativa dei comuni superiori, superando il centrosinistra 42 a 31. Inoltre, ed anche questo è un risultato senza precedenti, ha conquistato (ex) roccaforti rosse come Siena, Pisa e Terni. Come già osservato in un articolo precedente (Emanuele e Paparo 2018), la situazione di partenza di queste comunali vedeva un...

A Brindisi è andata in scena una delle sfide più interessanti di questa tornata di ballottaggi. Erano infatti contrapposti i candidati di centrodestra (Cavalera) e centrosinistra (Rossi), in uno scontro dal tipico sapore bipolare, con Cavalera in vantaggio di oltre 10 punti. Inoltre, vi erano molti voti sul mercato (non raccolti al primo turno dei due sfidanti del ballottaggio), che potevano consentire di ribaltare il risultato di due settimane fa. In particolare, Serra (il candidato del M5S) aveva raccolto il 21,3%, bacino le cui seconde preferenze, era facile prevedere, sarebbero state decisive. (Ambien) Abbiamo stimato i flussi elettorali fra...

Il voto di preferenza è uno strumento in grado di indebolire il potere dei leader di partito e sarebbe interessante comprendere se e in che misura esso possa anche contribuire allo sgretolarsi delle organizzazioni partitiche. Tuttavia, per quanto rilevante sia questo tema, in questa sede ci limiteremo innanzitutto a ricordare che, come noto, le elezioni comunali italiane permettono agli elettori di aggirare l’ordine di lista stabilito dai partiti – e, sempre più spesso, dalle formazioni cosiddette civiche – proprio attraverso la possibilità di esprimere una preferenza per uno dei candidati al consiglio comunale. Così come già accaduto in passato (Rombi...